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Software Crisi di impresa: uno strumento indispensabile

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Codice della Crisi di Impresa e dell’ insolvenza

Il DL 12/01/2019 n.14 (Codice della Crisi di Impresa e dell’ insolvenza), pur entrando in vigore il 15 agosto 2020, comprende delle disposizioni che sono già operative dal 16 marzo u.s.

Si tratta delle norme relative alla continuità aziendale o “going concern”, così come indicato nell’ OIC 11, che definisce la continuità aziendale come la capacità dell’impresa di costituire un complesso economico funzionante, destinato alla produzione di reddito per un prevedibile arco temporale futuro (almeno 12 mesi dalla data di bilancio).

Il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza individua nella continuità aziendale uno degli aspetti da monitorare, al fine di individuare preventivamente un eventuale stato di crisi ed avere la possibilità di adottare tempestivamente le relative contromisure.

In particolare, l’imprenditore ed il consiglio di amministrazione hanno precisi doveri ed obblighi; tutti gli imprenditori che operano in forma societaria o cooperativa devono adottare strumenti e/o servizi che siano in grado di rilevare tempestivamente i sintomi della crisi.

Nell’ art.3 e 375 del DL sono riportati doveri ed obblighi; di seguito uno stralcio significativo:

Art. 375 Assetti organizzativi dell’impresa

“…2. L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”. 

Sempre secondo il Codice (art.13), all’ impresa servono strumenti informativi che forniscano gli indicatori per rilevare:

  • Gli squilibri di natura patrimoniale, finanziaria e reddituale
  • La sostenibilità dei debiti per almeno i sei mesi successivi;
  • Le prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso o almeno i sei mesi successivi
  • I due indici significativi:

    • sostenibilità dell’indebitamento con i flussi finanzia;
    • l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi

  • I ritardi nei pagamenti reiterati e significativi

Il calcolo degli “indicatori della crisi”, mirati ad individuare gli squilibri di tipo reddituale, patrimoniale e finanziario, costituisce uno strumento di analisi predittiva. A breve il CNDCEC, su incarico del MEF, fornirà specifici indicatori, differenziati per tipologia di attività economica secondo le classificazioni Istat e definirà dei benchmark.

SORMA intende fornire ai propri clienti gli strumenti necessari a monitorare gli indicatori della continuità di impresa, sviluppando specifiche applicazioni di Business Intelligence.

Detti strumenti si aggiungono agli applicativi del software ERP Si5 , progettati per garantire il massimo dell’ efficienza ai processi aziendali.